29/07/12

Patti Smith – Banga (2012)

valutazione: 9/10

Ivan si distese sul lettino scomodo di quella stanza asettica. Dalla finestrella passava lieve lo sciabordare del mare, simile a una nenia dolce ma spaventosa. Si addormentò quasi immediatamente.

San Francesco aveva il viso bagnato di lacrime e le ginocchia immerse nel fango. “Guarda!”, gli diceva e Ivan, senza che il Santo gli indicasse alcunché, voltava d’istinto il viso alla sua destra; una donna bellissima, i capelli color di terra, la pelle candida, sembrava fuggire intimorita ma Ivan non riusciva a distinguere cosa la inseguisse e la spaventasse così tanto.
“Guarda!” – ripeteva il Santo di Assisi – “guarda Madre Natura in fuga!
La donna si perdeva all’orizzonte dei sogni e apparivano nuove immagini di terre squarciate, campi ormai laghi, case distrutte e famiglie devastate. San Francesco abbassava il capo, gli occhi ancora colmi di lacrime. Ivan lo vedeva muovere le labbra ma non riusciva a sentire le sue parole sussurrate a mezza voce e sovrastate dai tuoni che devastavano la terra tremante. Poi, d’improvviso, il mormorio confuso  si trasformava in cantilena e sembrava che tutto – i cieli, i terreni, la gente, le rovine – ripetesse la stessa preghiera: “Oh montagna dei nostri occhi, ascolta la nostra supplica! Oh montagna dei nostri occhi, ascolta la nostra supplica!
Il Santo alzava allora il viso a guardare Ivan e, vedendolo assorto, levava la mano e gliela passava sugli occhi e gli occhi stavolta vedevano l’incanto dell’Eden, la purezza della natura incontaminata, la dolcezza della perfezione, l’assenza della ferocia umana. E vedevano quella donna che Francesco aveva chiamato Madre Natura danzare a piedi nudi e risplendere di luce abbagliante.
Ma non appena la mano di San Francesco si scostava, Ivan si ritrovava immerso nella devastazione del nuovo millennio, circondato dal dolore e dall’orrore e si vedeva, esausto,
addormentarsi, simile in tutto al Costantino di Piero della Francesca. Si vedeva – nel sogno - sognare sereno la purezza del mondo, custodito da un’aura divina.

Un ululato lo fece svegliare. Come ad ogni risveglio, sentì il calore di Banga al suo fianco e si specchiò nei suoi occhioni dolci. Come ogni notte, Banga era rimasto lì a fare la guardia e a prendersi cura del suo padrone, stritolato dalla morsa del sogno.
Ivan rinvenne totalmente e prese coscienza solo dopo qualche minuto, volse lo sguardo alla finestrella e guardò la bella luna piena che illuminava la stanzetta scarna, poi accarezzò il grosso cane che ora poggiava il muso sul lettino e lo osservava con la solita tenerezza. “Anche con la luna non c’è pace per me, Banga” ripeté più volte prima di levarsi e avvicinarsi al vetro da cui poteva scorgere il mare tinto d’argento. Si riempì gli occhi di quell’incanto che, ormai, solo la quiete notturna tentava di celare integro e incontaminato e sospirò amareggiato.

Annachiara Casimo


Patti Smith – Banga
[Sony, 05/06/2012]

tracklist
01. Amerigo
02. Fuji-san
03. April Fool
04. This Is The Girl
05. Banga
06. Maria
07. Tarkovsky (The Second Stop is Jupiter)
08. Mosaic
09. Nine
10. Seneca
11. Constantine's Dream
12. After The Gold Rush


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