17/04/12

Mirel Wagner – Mirel Wagner (2012)

valutazione: 8,5/10

Difficilmente un disco giocato tutto su chitarra e voce riesce a catturare l’attenzione dai primi agli ultimi minuti. E, quando ce la fa, rimangono davvero pochi dubbi sulla bontà del lavoro.
Mirel Wagner, etiope di nascita, finlandese d’adozione, riesce nell’impresa combinando scientemente, nel suo album d’esordio omonimo, angosce, ombre e malinconie. Fuggendo il (talvolta) stucchevole cliché della donzella che canta d’amore e tenerezze nella cassa della sua chitarra, Mirel intesse, con l’ausilio di una voce intensa, un disco pregno d’inquietudini ipnotiche che richiama alla memoria una certa tradizione americana (Cohen su tutti).

Fulcro del lavoro è, infatti, un interesse ossessivo verso la sfioritura, la decadenza di oggetti e sentimenti, di rapporti e visi, fuse con l’essenzialità sonora, come in No Death, il singolo che presenta il lavoro, cantilenante ninna nanna dolce all’apparenza ma sinistra nelle descrizioni che compongono il testo. Qualche parola, per quel che riguarda questo singolo, va riservata anche per il video realizzato dal fotografo – nonché fondatore della Kioski Rec, l’etichetta che ha scoperto e lanciato Mirel in Scandinavia - Aki Roukala, che gioca sapientemente con il buio, sfumando i contorni del viso scuro della cantautrice su sfondi neri (un po’ come avviene nell’immagine di copertina dell’LP).
Pezzi più interessanti dei trenta minuti che compongono l’album si dimostrano, ad ascolto concluso, Despair, un invocazione disperata e insistente rivolta al cielo, e Dream, una rievocazione di un incubo quasi recitata su un motivo cupo e incalzante (who is this creature / crawled into my bed / into my head).
L’abilità più grande di Mirel Wagner risiede, comunque, senza ombra di dubbio, nell’utilizzo della sua vocalità che si presta a varie sfumature eppure non eccede mai, non soffoca mai la scarna base musicale ma, piuttosto, si fonde e si sposa a dovere con questa.

Una bella scoperta, insomma, da tenere d’occhio e che, ci auguriamo, riserverà qualche sorpresa in futuro, con un pizzico di maturità in più.

Annachiara Casimo



Mirel Wagner – Mirel Wagner
[Kioski Rec/Bone Voyage, 23/01/2012]

tracklist
1. To the Bone
2. The Well
3. No Death
4. No Hands
5. Red
6. Despair
7. Joe
8. Dream
9. The Road 

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